La storica Villa del Gombo, in passato residenza del Presidente della Repubblica Italiana ed oggi gestita da Regione Toscana, rinasce grazie alle vernici all’acqua per esterni ILVA.

Il restauro ha avuto l’obiettivo di riportare alle condizioni originarie il rivestimento esterno e i serramenti in legno di conifera della villa: un’opera resa complessa dalla vicinanza dell’edificio al mare, che lo espone all’azione corrosiva di sabbia e salsedine.

La scelta dei cicli di verniciatura da applicare ha tenuto conto non solo delle performance delle vernici in termini di resistenza agli agenti atmosferici, ma anche della facilità di manutenzione, garantendo un risultato che dura nel tempo ed una riduzione dei costi di gestione.
 
Dopo aver asportato gli strati di vernici deteriorati ed aver provveduto alla carteggiatura, sono stati applicati i cicli all’acqua per esterni,  utilizzando in particolare gli impregnanti effetto cera della serie TN0/60x Color System sulle doghe.
Per gli infissi, sono stati utilizzati gli impregnanti ravvivanti della serie PN30x Color System, completando il ciclo con la finitura mordenzata dall’ottimo potere riempitivo della serie  TN931/0x Color System. 
Tutti i cicli sono stati applicati in loco a pennello e rullino.

Grazie al nuovo Sistema Tintometrico ILVA, è stato possibile aggiungere valore all’attività di restauro riproducendo con precisione i colori originali.

La “nuova” Villa del Gombo, così restaurata e restituita alla collettività, è stata di recente inaugurata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e diventerà sede di eventi, incontri e meeting.

Villa Del Gombo           

Lo storico edificio sorge all’interno del Parco di San Rossore: la sua costruzione fu voluta dal presidente Giovanni Gronchi verso la fine degli anni ’50, quando la tenuta di San Rossore fu annessa ai beni del Capo dello Stato.
La Villa intendeva rappresentare un simbolo di rinascita dopo le devastazioni provocate dalla Seconda Guerra Mondiale e fu per questo edificata nel luogo dove sorgeva un casino di caccia nell’800 dai Lorena, poi distrutto da bombardamenti tedeschi. Scelta come residenza estiva dei Presidenti della Repubblica e luogo di soggiorno di Capi di Stato fino al 1997, è oggi gestita da Regione Toscana.